Non posso.
Quante volte lo abbiamo confidato a un amico, il più delle volte detto a noi stessi. Ognuno di noi ha una marea di non posso chiusi nell’armadio. Fantasmi che alimentano le paure. E abbiamo sempre una giustificazione per ogni non posso, un corrispondente perché, che li motiva e li avvalora. Ognuno di noi ha il proprio valido perché, una spiegazione diversa. Ci sono dei perché che sono, però, più frequenti di altri, come “perché non ho tempo”.
Così ci troviamo a dire: “Non posso andare in palestra perché ho troppe cose da fare in studio!”. E se la causa non è il lavoro, saranno i figli, il coniuge o il compagno, i genitori anziani, l’amica sull’orlo di una crisi di nervi, il derby decisivo, il cane incontinente, la piega ai capelli appena fatta, eccetera. Insomma, ci giustifichiamo soprattutto con noi stessi quando non riusciamo a fare una determinata cosa, raccontandoci che non abbiamo tempo. E questa scusa la ripetiamo così tante volte e in così tante situazioni che non riusciamo neanche a contarle. Ora, posto che ci sono momenti in cui non abbiamo tempo per fare delle cose perché ci sono giornate cariche di impegni e di affanno, ce ne sono altri che in questa frase trovano solo una giustificazione: giustifichiamo noi stessi. In realtà il tempo c’è, ed lo stesso che hanno tutte le altre persone: il tempo è l’unica cosa che può definirsi democratica, è uguale per tutti. Il problema è con la sua gestione e quindi con la personale organizzazione dello stesso. Chi vorrà approfondire l’argomento relativo alla gestione del tempo e acquisire dei pratici strumenti di ausilio, potrà farlo sul libro “Costruisci la tua felicità in tre atti” (Simona Colaiuda, Ed.Aloha, 2017).
Qui voglio focalizzare l’attenzione su due aspetti che incidono in maniera pesante sulla gestione del tempo: il primo è la mancanza di chiarezza circa i propri obiettivi, e non sappiamo ciò che è realmente importante, ciò che vogliamo davvero, come facciamo a sapere che cosa dobbiamo fare e in quale tempo?; il secondo è l’incapacità di mettere le proprie esigenze al primo posto, dentro e fuori di noi, se non ci legittimiamo a fare determinate cose, non troveremo mai lo spazio temporale per poterle attuare.
Arrivederci sul prossimo numero di Pink Magazine Italia con un altro perché.
Riproduzione riservata © – pubblicato su Pink Magazine Italia Maggio 2018